4 eroi contro il più agguerrito esercito neutrale del mondo

Sabato sera 4 eroi hanno sfidato l’esercito svizzero e ne sono usciti a testa alta.


Ma partiamo dall’inizio…
Sabato pomeriggio il sottoscritto, il fido scudiero Yourockets, il goto umano Paolo e il SiculoSvizzero Salvo ( che d’ora in poi chiameremo SSS), si sono ritrovati in quel del sempione, incantevole passo delle alpi svizzere che gode di un cielo sopraffino.

Il pomeriggio è stato molto caldo, la notte non tanto fredda, circa 7 gradi. Umidità molto alta, circa il 77% e sqm che ha segnato 21.20, mentre sqm-l 20.80 con punte di 21.07.

E’ stata l’occasione per usare finalmente sotto un bel cielo il nuovo obsession 18uc. Il dobson ha un’apertura di 450mm e, con il paracorr, una focale di circa 2200mm.
Ho usato oculari pentax xl, in particolare le focali 40, 21, 10,5 per ingrandimenti pari a 55x, 104x, 210x.

All’imbrunire, il primo astro visibile è stato vega allo zenit, poi sono piano piano spuntati Altair, Deneb, Arturo e via via tutto il resto.
La via lattea al sempione è molto bella. L’altra sera però non aveva quello stacco dal fondo cielo che ti fa dire “wow”, in più si notava una notevole estinzione sulle creste delle montagne intorno. Per dire, il ricordo più vivido del Sempione che ho risale alla mia prima osservazione lì, in cui si vedevano gli oggetti di messier nel sagittario tramontare dietro il pendio del Weissmies, gigante di 4000 metri che domina l’orizzonte sud. Ecco sabato sera non era così: tutte le creste montane erano nere contro il fondo cielo giallo. E’ un caso dovuto all’umidità oppure anche il cielo del sempione è così peggiorato? Passando al seeing, a occhio nudo sembrava ottimo, nel senso che le stelle non sbarluccicavano, ma poi al telescopio erano bei popcorn, sicuramente centravano anche gli specchi caldi.

Fatto sta che appena montati i telescopi, si sono presentati due militari svizzeri armati fino ai denti, dicendoci, in tedesco, che lì non si poteva stare perché area militare. Per fortuna SSS parla in tedesco, gli ha spiegato cosa stavamo facendo e, sentito il comandante in capo “Fritz von Loßberg”, hanno deciso di lasciarci osservare, pena portar via le macchine, a circa 600metri di distanza.
Ma per il cielo, per l’astronomia, per una 891, questo ed altro!

Verso le 20 il cielo si è scurito e abbiamo iniziato a osservare, con yourockets che, come al solito, litigava con la sua montatura che puntava a caso. Diciamo subito che si è dimostrata la netta superiorità dello star hopping nei confronti di qualsiasi goto, senonché dopo tre ore il nostro si è accorto cha aveva sbagliato l’orario.
Paolo il saggio, vista la pochezza del cielo, decide saggiamente di farsi tutti gli ammassi aperti tra cassiopea e cefeo, quest’ultima una costellazione considerata la basilicata del cielo: tutti l’hanno sentita nominare, ma non si sa bene dove sia e se esista veramente.

Comunque, cosa ho osservato nel 18uc?
Bèh, sicuramente come prima cosa, mi son fatto il giro di tutti i messier visibili, per avere un’idea di come rendesse il tubo. Devo dire che ho visto un’ottima M31, con tanto di banda di polveri oscure, si sono intraviste le 3 braccia di m33, con evidenti due regioni h-alpha, luminosissime la dumbell, la lira ecc. Ottimamente risolti i globulari maggiori.
Ma si sa, la mia passione sono le cacchette, perciò bando alle ciancie, ciancio alle bande, mi son buttato sui classici di stagione nel pegaso.
NGC7331 si mostrava in tutta la sua bellezza, accompagnata dalle sue tre compagne. Poco più in là, in distolta il quintetto di stephan mostrava tutte e 5 le componenti. Piccolo appunto: non staccava benissimo da fondo cielo.
Salendo un po’ nel cigno la velo era da urlo, soprattutto la parte lontana dalla 52 cigni. Non vi dico nel 60 di SSS… non fosse stato che per osservarla la scala era altissima, gli avrei sequestrato il telescopio.

dopo un oretta di osservazione, è venuto a trovarci “Fritz von Loßberg”, per controllare che avessimo portato via le macchine e si è goduto un m13 a gratisse.

E poi via con altri ammassi di galassie:
ngc7436, gruppo di galassie a sud di scheat, in cui ho distinti 4 componenti: 7431, 7435 e ugc 12274.
ngc383 nei pesci, posto poco a sud di mirach: questo ammasso viene chiamato la catena dei pesci, perchè sono 7 galassie in fila indiana, io ne ho scovate 5.
ngc7332/9, coppia di galassie di taglio messe a 90°, poco a est di lambda pegasi
le taffy galaxies, osservate nel 60 di SSS, la principale mostrava granuosità nel bulge.
ngc 7619/26 stupenda coppia poco a nord di theta piscium.

e galassie singole:
ngc 7479, a sud di markab, bellissima galassia a forma di S; ngc7814 a est di algenib, mostrava la sua bella banda di polveri oscure, la mitica ngc891.

SSS poi ha puntato i pilastri della creazione, di cui si vedevano tre rientranze nere nella nebulosa, mai osservati prima, davvero interessanti.

Stanchi per via del cielo non perfetto, abbiamo iniziato a smontare e siamo andati a riprendere le macchine, quando ad un certo punto arriva sgommando un fuoristrada militare, scendono due rambo che ci chiedono cosa facciamo lì, sempre in lingua teutonica. Per fortuna SSS gli ha spiegato il tutto, ci hanno ordinato di non muoverci e dopo un’ora che eravamo fermi lì come ca$$oni, sono tornati dicendo che non trovavano il comandante e perciò, chiudendo un occhio, ci mandavano via.

Tornati al monte leone hotel, dopo qualche ora di sonno, ci siamo svegliati e abbiamo usufruito della ricca colazione.
Ripartiti, arrivati a metà strada, ci siamo accorti di aver dimenticato in hotel delle cose, quindi siamo tornati indietro e finalmente siamo ripartiti per casa.
“chi non ha testa, abbia le gambe”, ci ha detto simpaticamente il gestore dell’hotel.

Una bella esperienza, in compagnia di qualche vecchio e nuovo amico. Il cielo avrebbe potuto essere migliore, ma alla fine va bene anche così!

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