Takahashi tpl, il nuovo scalza il vecchio

Ieri sera ho avuto l’occasione di provare i nuovi takahashi tpl confrontandoli con degli oculari mitici per l’alta risoluzione: i pentax smc ortho.
Trattasi di ortoscopici di abbe prodotti 30 anni fa dalla pentax, aventi il rinomatissimo trattamento smc, usato anche sui pentax xl e xw.
Giusto per chiarire: ho sempre trovato gli ortho pentax molto più luminosi e incisi dei vari ortoscopici giapponesi circle t, circle v, volcano top, vixen ecc.

Ieri sera ho fatto una prova veloce su giove e stelle doppie, utilizzando il bellissimo rifrattore nikon 100ed, un doppietto apocromatico con rapporto focale f12.

Ho osservato giove prima di cena, verso le 19, mentre verso le 22 ho osservato qualche bella stella doppia. A inizio serata il seeing non era eccelso, poi è migliorato, ma è aumentata tantissimo l’umidità.

Ho alternato gli oculari da 9mm e da 6mm, con ingrandimenti rispettivamente di 133x e 200x, pupille di uscita di 0,75mm e 0,5mm.

Con i pentax il pianeta mostrava irregolarità sia nella neb sia nella seb, con un bel festone blu sul bordo sud della neb dal lato seguente, una sorta di banda equatoriale, un grigiore piuttosto uniforme a sud della stz e a nord della ntz.

Con i tpl salta subito all’occhio una maggiore luminosità del pianeta, si può dire che il 6mm tpl aveva la stessa luminosità del 9mm pentax, e un fondo cielo nero come la pece.
I dettagli chiari del pianeta sono subito visibili: una palla bianca a nord della neb lato seguente, un tratto molto chiaro sul bordo nord della zona equatoriale sul lato precedente, la stz molto molto luminosa, che si distingue nettamente dalla stb. In più quella che sembrava una banda equatoriale si risolve in diversi festoni e si distinguono a sud la stb e la sstb.
Rimettendo poi i pentax qualcosa in più si vede, segno che il cervello ha acquisito quelle conoscenze e me le rivela. Il dato importante però è che le ho scovate con i tpl e con questi erano dettagli facili.

Sulle stelle doppie in seconda serata l’andamento è stato simile: se da un lato l’immagine delle stelle era più luminosa, nel trapezio con i tpl si distingueva la componente E, il fondo cielo era ancora molto scuro nei tpl.

Mi ha molto colpito il confronto, perchè ho sempre considerato i pentax smc ortho al pari degli ortoscopici zeiss da 24,5, fino a ieri dunque i migliori oculari da alta risoluzione mai provati.

Il contenimento dei riflessi dei nuovi plossl takahashi è notevolissimo, così come la trasmissione del dettaglio e della luce. Sono costosi, è vero, ma rendono tutti i vecchi oculari, purtroppo, obsoleti e superati.

Cieli sereni,

Kapp

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