Trovato nikon d’annata

Sono riuscito a trovare su un’asta giapponese un telescopio davvero interessante, molto molto raro: il nikon acromatico 80/1200.

Trattasi di un doppietto, sembrerebbe un doppietto di Fraunhofer ( non si vede il classico cerchio concentrico guardando di fronte il doppietto, tipico degli Steinel).

Il telescopio è arrivato con le lenti veramente zozze:

Come si vede dalle immagini, sembra sia stato tenuto in discarica, sti giapponesi…

Comunque, ho cercato di smontare il paraluce, senza successo, sono però riuscito a svitare la cella dal tubo e pulire le lenti:

Lenti ieri pomeriggio sembravano perfette.

Il diametro del tubo è circa 101mm, non avendo anelli di tale diametro, ho usato uno strofinaccio per spessorare il clamp da 114mm che uso sul telescopio da 4″:

Il telescopio è bello massiccio, si vede che hanno usato metalli pesante per costruirlo: vecchia scuola, come per i telementor.

Nel pomeriggio ho puntato antenne lontane per valutare velocemente l’aberrazione cromatica, che è praticamente assente:

Così, scesa la sera, il cielo ha fatto il favore di aprirsi. Pur non essendoci un seeing eccelso, ho potuto puntare giove e qualche stella doppia.

Sul gigante gassoso l’ingrandimento ideale era 150x, con l’oculare pentax xp-8, per una pupilla di uscita di 0,66mm. I dettagli osservati sono: varie increspature tra seb e neb, due bei festoni, bande verso i poli molto ben definite.

Per quanto riguarda le stelle doppie ho puntato i classici di stagione: algieba, il trapezio, sigma orionis, beta mon, alcor & mizar. Le stelle disegnate dal doppietto sono molto belle, tonde, di forma regolare, sulle stelle di 3a – 4a magnitudine si vede il primo anello di rifrazione, su quelle più luminose se ne vedono anche 3. La bellezza di osservare con rifrattori piccoli e lunghi è che il diametro stellare è cicciotto, dunque da una parte “nasconde” il seeing cattivo, dall’altra le stelle sono sempre da manuale. Inoltre, essendo molto facile salire con gli ingrandimenti con oculari ancora comodi, è facile vedere le differenze di diametro tra i dischi stellari delle compagne nei sistemi multipli.

Purtroppo una brutta notizia: ieri sera inquadrando il doppietto con luce radente, ho notato che c’è un fungo tra flint e crown:

Devo smontare le lenti dalla cella e pulirle con alcool. Per riuscirci devo però prima smontare sto maledetto paraluce che pare incastrato.

Vabbè, seguiranno news nelle prossime puntate!

Cieli sereni,

kapp

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